by MONICA MELOTTI
L’impiego dei filler, per combattere le rughe e i segni del tempo, è in costante crescita. Secondo i dati di Asaps (American Society for Aestetic Plastic Surgery), l’anno scorso c’è stato un incremento del 5,1% dell’impiego di filler&botox e negli ultimi cinque anni di oltre il 40%. I dati americani sono sovrapponibili a quelli italiani, il nostro paese è infatti il nono al mondo per le procedure non invasive: circa 190 mila trattamenti effettuati in un anno. Numeri in crescita vertiginosa che vanno di pari passo con l’evoluzione nella composizioni dei filler a base di acido ialuronico. Tra le novità, presentate al recente 39° Congresso SIME di Roma, organizzato dal dottor Emanuele Bartoletti, arrivano i filler Prostrolane B-Series, una particolare formulazione dove l’acido ialuronico e i peptidi biomimetici formano legami stabili in assenza di agenti crosslinkanti.
IL PLUS DEI PEPTIDI BIOMIMETICI «I peptidi si possono definire molecole bioattive dal momento che hanno la capacità di comunicare con le cellule legandosi ai recettori fino a modularne alcune importanti funzioni fisiologiche», spiega Lucio Miori, dermatologo e docente della Scuola di Medicina Estetica Agorà. «I peptidi biomimetici sono sequenze di aminoacidi che funzionano come ricambi sulle membrane cellulari, con l’obiettivo di migliorarne il funzionamento. Mimano e quindi si sostituiscono a quelle sequenze di aminoacidi presenti nella cute che con gli anni diminuiscono e rallentano il loro funzionamento.
La particolarità dei filler Prostrolane B-Series è proprio la loro formulazione che permette all’acido ialuronico, che lavora come carrier, e ai peptidi biomimetici legati ad esso, di essere assorbiti e metabolizzati in modo graduale. Alla base c’è la tecnologia con cui sono realizzati, la Sustained Realease Technology, sviluppata dalla Caregen e coperta da brevetto internazionale, che permette di formare legami stabili in assenza di agenti crosslinkanti».
INDICATI PER VISO, CORPO E MACCHIE CUTANEE Ogni prodotto di questa linea ha indicazioni peculiari che dipendono dalla funzione svolta dai peptidi in esso contenuti, ciascun peptide ha una propria missione da compiere, perciò agisce in un determinato modo sulla nostra pelle: può essere stimolante, ridensificante, riparatore, miorilassante, schiarente, rimodellante, lipolitico .
«Il Prostrolane Natural-B è un bio-filler non volumizzante che agisce a una media profondità e dona un effetto molto naturale al viso – continua lo specialista – È indicato per la correzione di rughe e pieghe del viso – come le rughe naso-labiali – e per l’ovalizzazione del volto. Per ottenere, oltre alla correzione delle rughe, anche un effetto illuminante e schiarente della cute macchiata, è indicato Prostrolane Blanc Bche può essere impiegato su viso, mani, collo e décolleté.
Per il corpo, in particolare per le adiposità, è stato formulato Prostrolane Inner B. Questo filler non provoca la distruzione degli adipociti ma la riduzione degli stessi e inoltre esercita un’azione di controllo della lipogenesi. È consigliato per la riduzione delle adiposità localizzate e per il trattamento della cellulite». Sono necessarie almeno due sedute dallo specialista ed è possibile mantenere i risultati a casa utilizzando le creme specifiche della linea Prostrolane.
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